Oggi facciamo quattro chiacchere con Elisa Davoglio autrice del libro Onore ai Diffidati di cui parlo in questo vecchio post.
D) CIao Elisa, parlaci un po’ di te?
32 anni del segno dei Gemelli. Mi assicurano che è un bel segno, quindi spero di essere nata sotto una buona stella.
D) Quando hai cominciato a scrivere? Il tuo rapporto con la scrittura?
L’incontro con la narrativa è stato un caso, ho sempre scritto poesie. Cosa che amo di più, indubbiamente
D) Come mai hai deciso di dedicarti ad un tema come gli Ultras? Hai
fatto degli studi al riguardo?
Gli studi al riguardo li ho fatti dopo aver iniziato un reportage
generico sul mondo del tifo, visto attraverso gli occhi di una donna.
Solo che mi sembrava stereotipato e noioso come argomento, invece le
frange più nette ed estreme delle curve, ultras o meno, mi
interessavano di più, soprattutto perché i loro rappresentati erano
ostili a farsi conoscere, riottosi a parlare con me. Per sapere i
motivi di questa diffidenza ho iniziato questo viaggio e ho scoperto
molto, abbattendo molti stereotipi.
D) In relazione agli episodi della prima giornata di campionato di
calcio 2008, pensi che la linea dura del governo
riguardo al tifo violento possa servire? In realtà sembra che gli
stessi problemi si ripropongano tutti gli anni
si ripropongono e si riproporranno, penso.
La linea dura non credo esista, credo vi sia una linea incerta che
subisce troppo l’attualità dei fatti e l’onda mediatica, affrontando
spesso in maniera riduttiva il fenomeno, come se si dovesse solo
rispondere ad una emergenza senza considerare tutta una altra serie di
fattori.
D) In Italia sarà veramente possibile, in un futuro, far convivere i
gruppi di tifosi e garantire al contempo
un accesso tranquillo allo stadio a bambini e famiglie?
Credo che nel futuro impereranno le pay tv. Si presenteranno meno
occasioni di vita collettiva allo stadio. La convivenza non sembrerà
necessaria e non sarà un obiettivo primario.
D) Pensi che il fenomeno della politicizzazione delle curve sia un’abile
mossa di alcuni gruppi politici
per garantirsi un seguito?
Non lo so. Penso che nelle curve sia entrata la politica "estrema" in
seguito a una caduta vertigionosa di certi valori del calcio inteso
come sport pulito.
Le curve dovrebbero essere apolitiche perché la vera fede dovrebbe essere la maglia e ciò che rappresentano i suoi colori.
D) Cosa ne pensi della recente polemica scoppiata a Milano in seguito
alla riapertura del centro Cuore Nero?
Ne hanno parlato troppo secondo me. Troppa pubblicità,
strumentalizzazioni facili della stampa che fomenta strategia da una
parte e dall’altra. Oppure sono gli anni 70 che tornano? vedremo.
D) Hai in programma un altro libro?
Si. E ho troppe idee, il che può essere un problema, in narrativa!