Ho appena terminato
l’ultimo libro di Nick Hornby “Tutto Per Una Ragazza”, un notevole successo editoriale e di pubblico.
Vi premetto da subito che mi ha un po’ deluso, per
intenderci non è brutto, ma manca decisamente della forza narrativa di Febbre a
90. Il romanzo è basato su un’idea base piuttosto semplice (un
sedicenne che mette incinta una sedicenne) che viene sviluppata con
molto mestiere. Un po’ tipo Amos Oz che nei suoi libri dispiega trame
praticamente inesistenti, ma le racconta in un modo tale che ti
invoglia a leggerle. La differenza però è che Hornby nonostante ci
metta del mestiere non scrive come Oz, almeno a mio parere.
Inoltre, l’autore pare rendersene conto, infatti ad un certo punto
quando
mancano 50 pagine alla fine, siccome la storia è terminata fa un
discorso del tipo: “va bene ragazzi fino ad ora vi ho raccontato i
fatti, ora cerco di ripetervele con dentro un po’ di sentimenti”.
Comune
le prime cento pagine sono molto piacevoli, fino a quando non si
capisce perfettamente come andrà a finire e come si sviluppa – o non si
sviluppa a secondo dei punti di vista – il romanzo.
Non l’ho ancora letto, ma per me Hornby è Dio, quindi – se vuoi creare dibattito – posso difenderlo aprioristicamente!
A parte le cazzate:
sabato alle 20.30 circa i noiseland aprono il concerto dei matrioska…
Circa mezzora dei magnifici 4 all’opera completamente gratis!!!
Chi non viene è Beppe Grillo!