Ho trovato veramente
pessima l’organizzazione della Maratona di Parma, che poi in realtà non
è una maratona.Ma andiamo con ordine, il tracciato si basa su un anello
di 10 chilometri circa, da ripetere più volte a seconda della gara
scelta. Selciato a parte, il percoso è piacevole e vario.
Il
problema vero è l’organizzazione, a cominciare dal ritiro dei pettorali
in mezzo a una folla caotica stipata sotto un arco, ai pacchi gara
finiti troppo presto, i bagni inesistenti,un simpatico chiodo
arrugginito che spuntava da un asse messa nel bel mezzo del
percorso per abbassare un gradino, alle troppo ampie possibilità di
tagliare il percorso per i "furbetti del quartierino" ai ristori che
comprendevano quasi solamente acqua nei bicchieri, nemmeno nelle
bottiglie!
Cigliegina
sulla torta, il pacco gara comprendeva un biografia – uscita a
suo tempo con la Gazzetta di Parma – di un tale Padre Lino !