Piccoli deliri sui blog 2

Seconda e ultima parte dei piccoli deliri sui blog,  sempre alla faccia di chi ci vuole male.

All’inizio fu Grillo


Beppe Grillo, uno dei più entusiasti sostenitori e autore del blog italiano più visitato, ha affermato che «con i blog lo scrittore è editore di se stesso. Questo significa che non deve rispondere a nessuno di ciò che scrive, se non ai suoi lettori».

Il mondo delle aule di giustizia, però, sembra dare torto al famoso comico e, in particolare, sembra avvicinare le responsabilità del blogger a quelle del direttore di un giornale. Con sentenza piuttosto discussa (n° 553 del 26 giugno 2006), il Tribunale di Aosta ha condannato un blogger per diffamazione, equiparando l’autore in tutto e per tutto a un direttore responsabile, in quanto soggetto che, di fatto, gestisce e ha la disponibilità del blog.
Al di là del caso specifico, la questione importante è quella della responsabilità della figura del blogger. Questi, infatti, occupa un ruolo centrale all’interno dell’editoria telematica, un settore in forte espansione e continuo cambiamento. Nella maggior parte dei casi i blog non sono testate registrate e i loro autori non hanno i requisiti necessari per essere equiparati alla figura del direttore. La sentenza del Tribunale di Aosta è maturata in un ambito che prevede la mancanza di una disciplina per i nuovi strumenti multimediali. L’attuale situazione costringe gli addetti ai lavori a ricorrere a regole e norme valide per settori simili, ma non certo uguali. In generale, è comunque impossibile equiparare un blog a una testata giornalistica. Il giornale è una struttura complessa ed è dotato di una propria linea editoriale che vincola i giornalisti. Un blog, invece, è uno strumento che prevede, solitamente, un unico autore. Questo non è tenuto a particolari attenzione ai temi trattati o alla linea politica; inoltre, oltre che informare, il blog è nato per favorire il dialogo pubblico e la discussione condivisa. Ora, però, è sempre più necessaria una normativa dedicata a questo settore in grado di individuarne le specificità.

PS Ammesso che una legge serva a qualcosa 🙂 

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2 Responses to Piccoli deliri sui blog 2

  1. Er Bruco says:

    Tutto quello che si dice e si è scritto è la veritĂ …almeno fino a quando non si inseriscono pubblicitĂ  per guadagnarci sopra allora li si diventa come tutti

  2. piero says:

    Non c’è che dire zu, a me piace.
    aspettiamo di veder i commenti degli altri e giudichiamo. però “altri” vi avviso non siate critici perchè a me piace!

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